giovedì 20 ottobre 2011

RECENSIONE - SCARLET: Bendis e la sua "indignata"



Scarlet è un fumetto controverso, e non poteva che uscire in concomitanza di un periodo altrettanto controverso. Giusto a ricordarci l'ennesima guerra tra poveri (manifestanti vs poliziotti vs cittadini) che ci siamo dovuti sorbire in quel di Roma, esce sotto Panini Comics l'ultima serie "creator owned" di B.M. Bendis, Scarlet.
Architetto principale degli ultimi 10 anni di fumetti supereroistici Marvel, Bendis racconta una vicenda brutalmente reale che niente ha a che fare con le calzamaglie.
Copertina tamarra esclusa.



Periodo tumultuoso questo: l'aria di rivolta sociale è imperante nell'aria, le borse crollano, la gente manifesta e il grande fratello sta per ricominciare. Le condizioni per cui succeda qualcosa di irreparabile sono alle porte e sappiamo tutti con chi prendercela, Endemol sei avvisata.
E' proprio in questa società dalle grandi zone d'ombra che si muove la nostra protagonista. Scarlet è una ragazza qualsiasi, spensierata ed alla ricerca di sé, fino a quando non diviene vittima di un assurdo abuso di potere e decide di ribellarsi al sistema.

e in culo al Flower Power

La nostra (anti)eroina rivoluzionaria dai capelli rossi (mmmh, sarà un caso?) pertanto dichiara guerra alla società e, almeno per questo primo ciclo, alla frangia omertosa e violenta delle forze dell'ordine di Portland, città già teatro di famose proteste.
La sua moralità ed i suoi metodi divengono pertanto estremi e danno atto ad opinioni discordanti, più volte il confine eroina e terrorista si fa labile. Ciò che vorrà dirci Bendis è tutto da vedere, già me la vedo diventare il nuovo V, ma il processo di crescita e maturazione del personaggio, iniziato con la vendetta e proseguito con un vero e proprio tentativo di sovversione, si dimostra coerente e fa da apripista ad una vicenda che pare appena introdotta.

Nella foto: Scarlet e la terribile polizia Facìsta di ritorno da Marte

Il taglio dato al racconto è di tipo documentaristico e lo svolgersi degli eventi ci viene narrato della stessa Scarlet, ci immergiamo pertanto nel profondo della sua intimità e lo facciamo per sua bocca.
La sceneggiatura si dimostra solida e avvincente e i soliti dialoghi brillanti di Bendis fanno il resto.
L'illustratore Alex Maleev, che affianca Bendis per la Trentorcesima volta, da un ottima prova di sé, il suo stile a base fotografica sporco e graffiante infatti ben si sposa con le tematiche dell'albo.

Una signor Layout

Un albo che comincia un discorso interessante e che, mi auguro, verrà portato a termine in breve tempo, anche solo per dare del Bolscevico gratuito all'autore.
Bendis e Maleev si dimostrano la solita coppia affiatata e ci restituiscono un racconto di bruciante attualità.
Come le auto a Roma.

La bruciante attualità

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