domenica 18 settembre 2011

RECENSIONE - LA FINE DEL MONDO e PRIMA DELL'ALBA: la dura vita dei ciofani d'oggi



Inio Asano è un ragazzo tormentato, uno di quelli che il sabato sera ti chiedi "cazzo fa Asano?" e ti rispondono "è in casa che ha paura di uscire", o almeno così traspare dalle sue opere. Mangaka appena 30enne, è dotato di sensibilità e lucidità rare per la sua età,  riversate a piene mani nella sua piccola, e già in parte introvabile, bibliografia. Scordatevi bambini Dragonbolli, calciatori acrobati, ladri maniaci o gente che si mena fortissimo, i personaggi di Asano sono ragazzi comuni, che più comuni non si può. Pieni di ansie, speranzosi o disillusi rappresentano l'intero spettro della gioventù giapponese d'oggi, e non solo.
Ce l'ho con te, è inutile che fingi di guardare dall'altra parte. Asano sa come ti senti. Paura eh.

La fine del mondo e Prima dell'alba" racconta in 10 brevi episodi le incertezze, i dubbi, le scelte e i rimpianti dei Cciofani, e lo fa in maniera sorprendente. I racconti sono brevi, spesso mancanti di grandi sviluppi o di una reale conclusione, e catturano per l'intensità e la sensibilità nel rappresentare le insicurezza proprie della nostra età e generazione. Le vicende ci presentano personaggi inquadrati o sognanti, con grandi insicurezze o piccoli rimpianti alle spalle, ma sempre desiderosi di dare una svolta, o perlomeno accettare il futuro.

                                                  Ok, per gli sfondi ogni tanto usa delle foto, però sticazzi


Lo stile di disegno, naturale estensione dell'Asano-pensiero, è formato da un tratto esile ma deciso, capace di creare scorci naturali e metropolitani meravigliosi e al contempo di rappresentare efficacemente la valanga di emozioni dei personaggi (che se non aveste capito sono complicati e in parte psicolabili, quelli che solitamente liquidereste come rompicoglioni). Il mix che ne risulta è ovviamente particolare e, per chi vuole immergersi, assolutamente toccante.

                                                                                                             Io a diciassette anni


Se ve la sentite di accantonare per un momento la gente che spara bolle il volume è consigliassimo.
Una lettura intimista che saprà regalarvi un poco di conforto e speranza, che non siete i soli ad avere problemi e paranoie. Anche i giappi c'hanno le insicurezze e poi, a differenza vostra, son pure dei babbi colossali con le tipe. E ce l'hanno piccolo

2 commenti:

  1. Dopo Solanin, già notevole e con uno stile molto simile a quello che descrivi (poveri cciofani!!!), e la voce sulle influenze di Murakami sono curiosissimaaaaa!!!!! Lo devo leggere, poi al limite potrò commentare il post senza parlare a vanvera (come peraltro faccio di norma)...

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  2. Bravissima. Mi toccherà fare da bibliotecario as always :)

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