lunedì 12 settembre 2011

RECENSIONE - SUPER 8 - Il binomio alieni e BMX regge trent'anni dopo


Come i protagonisti di Super 8 anche io giravo i filmini scemi, solo che avevo una telecamera Sony baracca, nera e abnorme. I set erano situati in casa di Sgiahòmo (da pronunciarsi alla toscanaccia) e fondamentalmente si riducevano a 3 stanze ed un terrazzo. Le scenografie erano complessissime, e per complessissime intendo sedie in molte posizioni diverse e mezza tenda accostata. La congrega era di 4/5 persone e i ruoli erano molto specifici,  cinque o sei personaggi a testa di razza, fattezze e sesso diversi, giusto perché Stanislavskij ci faceva una pippa e Ghiggia come Vulcan Raven era semplicemente perfetto.
Divagazioni permettendo, mi sono approcciato a questo Super 8 con diffidenza e devo dire che sorprendentemente si è rivelato essere un prodotto onestissimo e piacevole.


Il film vuole essere un omaggio per nulla velato al cinema di fantascienza anni 80 di cui Spielberg, qui in veste di produttore quindi meno restio a fare danni, è il massimo esponente. Pertanto la trama ricalca quella di film quali "E.T" e "Incontri ravvicinati del terzo tipo": gruppo di teenager burloni trova le prove di uno sbarco/invasione/pernottamento alieno, in questo caso grazie ad un filmino amatoriale in Super 8, e deve affrontare l'organizzazione governativa di turno per liberarlo.
Abrams fa il compitino con zelo e infila veramente tutto quello che ci si poteva aspettare da una pellicola eighties ovvero BMX, antenati paleolitici dell'Ipod chiamati Walkman, figli con problemi con i genitori, genitori con problemi con l'alcool, alieno-cattivo-che-guardacaso-porello-è-così-perché-l'hanno-costretto, camicie imbarazzanti e via dicendo. Il risultato, grazie ad un casting veramente azzeccato (Elle Fanning, bimbo panzone e bimbo dinamitardo su tutti) e ad una prima parte molto ispirata, è sicuramente apprezzabile.

                                             I bimbi panzoni sono il futuro del cinematografò, se ne è accordo anche J.J.

Venendo alle temute note dolenti J.J. non si smentisce e riesce ad affossare un prodotto altrimenti ottimo a mezz'oretta dal finale, inanellando buchi su buchi nella trama e risollevandosi soltanto nella scena finale e negli spassosi titoli di coda.
Che poi alla fine ad Abrams ci si vuole bene eh, e a vedere sfrecciare i bambini in bicicletta per il paesino di notte viene pure giù la lacrimuccia, però se ogni tanto facesse pace con il cervello saremmo tutti più felici.
Concludendo il film vale una visione, diverte, intrattiene e fa tornare un po' pischelli, quando ancora si credeva che spingendo la bici a cannone si potesse spiccare il volo.

                                                Alzi la mano chi inizia benissimo e finisce in vacca.


Postilla NERD:
Se c'è una cosa che il buon Abrams sa fare è organizzare viral assolutamente fighi, lo ha fatto con Lost, ha proseguito con Cloverfield per concludere appunto con Super 8. Nei mesi precedenti all'uscita gli indizi sono stati snocciolati tramite un teaser cinematografico nelle sale americane (collegato a contenuti sbloccabili online) e, figata delle strafigate, attraverso un livello/trailer interattivo all'interno di Portal 2.
Cioè, cazzofigata.
A voi il contributo video.

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4 commenti:

  1. solita solfa di cloverfield, bello niente da dire ma troppo lento stessa trama cambia il mostro e stop....mi aspettavo di meglio

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  2. Pensa Tony che le prime voci davano Super 8 come il seguito di Cloverfield. Cmq effettivamente il mostrazzo ci assomiglia, scarsa fantasia?

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  3. Se non c'è Vin.....NON MERITA!!!

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