martedì 13 settembre 2011

RECENSIONE - LE CRONACHE DEL GHIACCIO E DEL FUOCO (A GAME OF THRONES): primi due volumi e colpo di fulmine annesso


"A song of Ice and Fire" è una saga fantasy nata nel 96 per mano di George R.R. Martin, sconosciuta ai più in Italia ha riscosso enorme successo in qualcosa come altri 20 paesi. Visto che oh, alla fine è stata tradotta da mò pure qui ho ben pensato, folgorato sulla via di damasco dalle prime puntate della recente serie tv (con uno Sean Bean in spolvero e senza corno di Boromir), di recuperare il primo volume per farmene un'idea. 
La conclusione è stata che dopo 3 giorni avevo già donato il mio obolo ad Amazon per la uber, e stranamente economica, edition con i primi 4 volumi brossurati e il tutore per la schiena in omaggio, scaricato le puntate della fenomenale Serie tv e impresso lo stemma del Metalupo all'entrata di casa.


La saga di Martin è un grande romanzo epico a tinte fantasy che si concentra sugli intrighi politici di 7 case Nobiliari per il dominio di un'immaginario regno. In questo mondo medioevaleggiante fittizio le stagioni possono durare generazioni (per essere pragmatici nella nostra realtà il potere sarebbe in mano alternativamente a gelatai e rivenditori della Woolritch) e portare grande prosperità ma anche grandi cazzi. Cazzi come quelli che da li a poco dovranno affrontare i nostri protagonisti perchè il lungo inverno è alle porte e preannuncia code in città e impianti chiusi per vento.

Cazzi come Jamie Lannister

Le vicende, narrate in terza persona da una pletora di personaggi, seguono principalmente i membri delle tre casate principali (Stark, Lannister e Targaryen)
e immergono il fighissimo lettore in complessi giochi politici, tradimenti, minacce sovrannaturali e guerre intestine. 
La narrazione è incalzante, lo stile è asciutto e facilmente fruibile, l'evoluzione psicologica di personaggi ed eventi è sorprendente ed il rischio di cadere in fissa è sempre altissimo. Il susseguirsi di colpi di scena spiazza il lettore e la perfetta commistione tra realismo ed elemento fantastico (a dire il vero ben poco presente, almeno in questi primi due volumi) rende la lettura un'alternarsi di "Cazzofigata!" e "Minchianoncipossocredere!".


inciso a fuoco sulla porta di casa

In questi primi due volumi vorrete tanto bene ad Eddar Stark, odierete fortissimo l'infame principe Joffrey, desidererete avere un Metalupo domestico ed ammirerete il nano più figo della storia della letteratura, Tyrion Lannister.
E' una lettura ad alto rischio scimmia, io vi ho avvertito.


POSTILLA N°1
Se siete allergici alla carta stampata non avete che da aspettare che Sky renda finalmente sensato il suo abbonamento (Sky cinema merda) e trasmetta "Game of Thrones" in autunno. E anche di quella un post ci scappa vista la qualità, e quel gallo del nano Lannister.


POSTILLA N°2
 E' utile fare chiarezza sulle edizioni italiane. Quelli in foto sono i volumetti Oscar Mondadori che contengono a coppie il corrispettivo di un volume in lingua anglofona (tristezza infinita), il tomo di cui parlo è questo Cronache del Ghiaccio e del Fuoco (omnibus) e contiene i primi 4 Oscar Mondadori, o se preferite i primi due volumi originali.

Uno Sean Bean evidentemente provato dal peso del tomone di millanta pagine

4 commenti:

  1. Sui libri ho ben poco da aggiungere... anche se intendo rimediare presto... Ma posso garantire che la serie tv merita veramente un articolo a parte. Oltre a rendere benissimo, senza banalizzare, la trama di libri (impresa non da poco, considerata la complessità e la mole -vera e propria- del racconto), ha il gran pregio di aver ben poco da invidiare a una trasposizione cinematografica, sia come ritmo che a livello visivo.... Insomma, dopo orrori come Eragorn, Narnia e compagnia bella, Game of Thrones è da considerare davvero un gioiellino!!! Sono certa che, sfatando il mito per cui una trasposizione non può rendere giustizia al libro da cui è tratta, questa serie ti darà grandi soddisfazioni!!! E ti informo che, a Natale, un metalupo non te lo leva nessuno!!! :)

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  2. E' il nuovo regalo dell'inverno, un bel metalupo e passa la paura :).
    Cmq concordo totalmente, la serie tv è un prodotto di alto livello, e Sean Bean è un gallo. Ora vedrò di fare una full immersion della prima serie e metabolizzerò ^^

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